Una delle domande più difficili a cui mi capita di rispondere è: “Che lavoro fai?”
Mi piacerebbe poter avere sottomano una risposta secca: educatrice (mi sono laureata in scienze dell’educazione ma non ho mai esercitato, anche se mi capita spesso di essere in aula a fare formazione), counselor alimentare, coach.
Negli anni ho acquisito i titoli più disparati, ma nessuno che possa essere immediatamente comprensibile e, pertanto, rassicurante o definitivamente chiarificatore.
Quindi passo all’intenzione: quella è chiarissima.
Voglio aiutare le donne che hanno bisogno di liberarsi dal peso dell’inadeguatezza, dai sensi di colpa causati dalla percezione del loro corpo come eccessivo, sbagliato, grasso.
Le competenze e gli studi approfonditi mi forniscono i temi, gli esercizi da proporre, gli studi scientifici a sostegno della mia tesi. Ma alla base di tutto c’è la fiducia nel valore della presenza: per aiutare qualcuno a ritrovare il proprio valore e, di conseguenza, il proprio volere, è necessario creare un’atmosfera in cui il calore umano e l’accettazione obiettiva facilitino l’ascolto e la manifestazione di se stessi.
Mettere la persona in condizione di raccontarsi e utilizzare il linguaggio per trovare nuovi collegamenti e connessioni illuminanti è il lavoro che svolgo con i miei clienti.
Facciamo attenzione al potere negativo delle generalizzazioni e osserviamo il problema da angolazioni nuove per uscire dal pensiero dicotomico del bianco o nero, tutto o niente, sono a dieta ferrea o posso mangiare qualsiasi cosa mi capiti a tiro fino a quando non avrò di nuovo la forza di controllarmi.
Già perché il controllo, così come la forza di volontà, è una delle doti più ambite per molte delle persone che non riescono ad avere un rapporto sereno con il cibo, che sperano di trovare il modo di mettere a freno la ‘fame’ con l’imposizione della mente.
Ma la volontà non è la capacità di fare uno sforzo e di mettere in pratica un comportamento che ci priva della libertà e dell’ascolto di noi stessi.
La volontà è prima di tutto capacità di immaginare, scegliere, creare e, solo dopo, di attuare intenzioni.
Se il tuo vissuto con le diete ti ha fatto credere più volte di non avere forza di volontà prova a scrivere un elenco di tutti i progetti, grandi o piccoli, che un tempo forse ritenevi difficili, sfidanti, forse impossibili ma che in seguito hai realizzato. Pensa a tutti i risultati che hai raggiunto.
Dopodiché focalizza tutti i passaggi che ti hanno portato dall’idea alla realizzazione di essa.
Gli obiettivi che ci poniamo nella vita possono essere divisi tra OBIETTIVI DI RISULTATO e OBIETTIVI DI PROCESSO. I primi corrispondono ad esempio all’idea di voler perdere 5 kg mentre i secondi sono l’insieme di tutti i piccoli passi, dei miglioramenti e cambiamenti che possiamo apportare alla nostra quotidianità, non solo per raggiungere lo scopo ma anche per vivere in modo più consapevole: migliorare la qualità del sonno aprendo la finestra prima di dormire per ossigenare la stanza; avere dei piccoli rituali serali per coccolarci come una tisana calda, una crema profumata o un pezzetto di cioccolato; darti il permesso incondizionato di mangiare quello che vuoi senza che questa scelta sia una reazione all’idea di ciò che dovresti; dedicare un giorno alla settimana a preparare verdure che potrai avere sempre disponibili; divertirti con la tua famiglia a redigere un menù settimanale che ti aiuti ad organizzare il frigorifero senza farti ritrovare a preparare petto di pollo secco quando vuoi essere attenta o ordinare pollo fritto quando arrivi distrutta.
Sono fermamente convinta che l’idea del piacere sia quella da sostenere anche nel momento in cui si decide cosa volere. Il nostro corpo non è fatto per il sacrificio e se lo costringiamo con diete ferree e prive di soddisfazione risponderà in modo conservativo aumentando la nostra sensazione di fame e consumando meno.
Per questo motivo, visto che siamo ancora all’inizio dell’anno, se tra i buoni propositi quello preponderante è legato al bisogno di perdere peso, fermati un attimo e rifletti su cosa vuoi davvero pensando a cosa ti darebbe energia, passione, soddisfazione.
Immagina te stessa dopo che avrai ottenuto ciò che desideri e pensa a come sarai, come ti vestirai, cosa cambierebbe nella tua quotidianità. Scrivi a ruota libera ogni cosa che vuoi fare, essere, avere, creare, possedere, sperimentare e prova a dare un voto, da 1 a 10 a come le tue parole ti fanno sentire.
Solo adesso, scegli.
Non un proposito, ma un obiettivo. E scrivi i passi che secondo te potrebbero essere importanti, motivanti e nutrienti al fine di raggiungerlo con determinazione ma anche con gioia ed entusiasmo.
E se hai bisogno di una mano… PARLIAMONE!
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